Nella Conferenza stampa di ieri, lunedì 21 gennaio 2013, il Presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, unitamente all'assessore regionale allo Sport Segio Milia, ha presentato il programma regionale volto a sovvenzionare l'impiantistica sportiva isolana, pubblica e privata, con ben 51 milioni di euro. Tali fondi, come spiegato, provengono da tre diverse fonti: Fondo di sviluppo e coesione (20 ml), finanziaria 2011 (10 ml), fondi già previsti per la realizzazione di tre palazzetti (21 ml per le strutture previste a Cagliari, Nuoro ed Oristano, anche se il Comune di Cagliari aveva già deciso che nel capoluogo la liquidità sarà destinata al ripristino e potenziamento di impianti esistenti).
L'importanza del programma è stata poi rimarcata dall'intervento di Gianfranco Fara, presidente regionale del Coni ("Da tanto tempo non si vedevano così tante risorse per lo sport in Sardegna"), il quale ha sottolineato come spesso gli istituti scolastici debbano tuttora fare i conti con rilevanti carenze strutturali dal punto di vista motorio.
Non vi è alcun dubbio sul fatto che tali fondi rappresentino una boccata d'ossigeno per la pratica sportiva in Sardegna, ma riteniamo che questi interventi straordinari e una tantum rischino fortemente di essere resi vani da quella che è la gestione quotidiana degli impianti sportivi (specie quelli pubblici), troppo spesso abbandonati alla loro sorte, senza adeguata manutenzione, sottoutilizzati e mal gestiti, anche quando dati in concessione a consorzi o associazioni sportive, che tendono soprattutto a curare il proprio orticello, piuttosto che a fare un servizio alla cittadinanza.
